martedì 18 novembre 2014

Gli scalini di Paris_#TravelTipsFucsia

Come si fa a raccontare Parigi?
Come si fa a descrivere giorni intensi di emozioni, esperienze e scalini?



Scalini di una città dolce e spigolosa, di una torre che svetta luminosa proiettando in alto i sogni, scalini di cupole farcite di gargoyle, di marmi bianchi e metro senza scale mobili.
Scalini e file, file e scalini.



File di sogni, speranze, emozioni, impilati gli uni sugli altri in tante lingue e...
colori, file di perle, swarosky e strass, file di cubetti di jambon e baguette profumate, file multietniche per comprare gelati e Chanel, file di taxi liberi e disordinati, file di ballerine meravigliose ed opere spettacolari.

File di Paris.

Sto cercando di resistere allo stream of consciousness e mi concentro sui traveltips per non perdere il focus.

_Eiffel è stato un genio, la Tour merita e la discesa a piedi pure (nonostante il mio tenace scetticismo) senza contare che la crepèrie ambulante sotto la torre vince su molte;


_il Marais e Piazza Igor Stravinsky, il loro ritmo semplice, informale e colorato;



_il Louvre, la Gioconda, Amore e Psiche, la Nike di Samotracia e tutti i disarmanti capolavori che valgono la traversata tra le infinite gallerie con: audioguida al seguito, borsa ingombrante, maglioncino inappropriato, mappa del tesoro o cartina che dir si voglia.

_Notre Dame e l'Ile de la Citè, romantiche e luminose, la colazione squisita, le file in ogni gelateria Berthillon, che, dopo aver assaporato omelette e tiramisu, abbiamo scelto di evitare;

_Montmartre ed i truffaldini che intortano i turisti con il gioco delle tre carte/campanelle/magneti più che a Napoli;

_Le Sacrè Coeur, la magia e l'estasi. I gradini saliti tutti d'un fiato per poi perdere quasi i sensi in cima e gli artisti sulla gradinata;



_il mercato di Bastille, il pesce, i frutti esotici, gli assaggi ed i falafel, perchè poi che Parigi sarebbe senza falafel :-P (autocit.)

_Il bateau mouche, la dolcezza, il prosecco cinese e la magia delle sue bollicine navigando tra le bollicine della Senna, in una Parigi al tramonto;



_il Moulin Rouge, lo spettacolo più spettacolare di sempre (che meriterà un post a parte);




_il Museo d'Orsay, Van Gogh, Monet, Manet, Rodin e tanti altri, il grande orologio ed il desiderio di perdersi tra le pennellate, rapire ogni colore, memorizzare ogni dettaglio e riposarsi di tanto in tanto.



E soprattutto

un cappello, una guida, due iphone e la mia mano stretta ad un'altra. *



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