sabato 2 novembre 2013

MORTI. HALLOWEEN POST(UMI)

Siamo come morti, dopo Halloween. Ma possiamo permettercelo, oggi è il nostro giorno.

Messico_ festa dei morti

Santi, morti, e morti viventi. Zucche, rape, e grandi cocomeri. Riti pagani, culti in gaelico e tradizioni medievali.
Non si offendano i cristiani,  e neanche i pagani e i neopagani, che tanto le mie idee rimangono confuse. 
Tradizioni pagane che si confondono con quelle religiose. Culti che si sovrappongono, “Ognissanti” e capodanni mistici. Inizio dell’inverno, fine dell’estate, raccolti in pericolo, demoni che si impossessano dei campi, morti che ritornano, accolti bene o male a seconda della posizione geografica. 

“Tu, demone a forma di zucca, geolocalizzati! dimmi che lingua parli e ti dirò se sei bene accetto. Del resto, se siamo cattolici, comunque non puoi entrare."

Si certo, sarebbe fantastico avere tutta la vita per approfondire, ma non c’è tempo. 
 Halloween è arrivato all'improvviso, come ogni anno, con la festa per ubriacarsi già programmata, e un costume già pronto. 
 Ci ho provato ad informarmi, ma non ci sono riuscita. E adesso?

Mi invento che carnevale non basta, e che le feste comandate consolidate e standardizzate siano tutte troppo sdolcinate. Cuoricini a San Valentino, e “a Natale siamo tutti più buoni”, a Pasqua siamo tutti perdonati, a capodanno e a ferragosto non succede niente, e quindi? 

Un po’ di sana cattiveria? Un po’ di spazio al mostro che c’è in te? Quando avresti pensato di darglielo?

illustrazioni 2d_ Mac McRae


E allora, mentre i demoni si impossessano delle zucche e si preparano a devastare i campi consentendogli di far crescere solo verza e cavolfiore (che si sa, fanno schifo pure al diavolo), tutti ci lasciamo prendere un po’ la mano e cominciamo a ghignare con fare malefico. Evitiamo per una sera il correttore, e lasciamo che le nostre occhiaie si sentano libere di esprimersi al meglio. Ci imbruttiamo a più non posso con fare liberatorio e ci aggiriamo per le strade con passo strisciato da “appena resuscitato”. "E tu? Da che ti mascheri? Io? Da Lazzaro."

Un po’ di sangue al mirtillo, due mele caramellate e tanti dolci disgustosi alla zucca e pasta di zucchero arancione non ci salveranno. 

Del resto… già che ci siamo, e che siamo già morti, tanto vale spassarsela!








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