giovedì 11 febbraio 2016

Sanremo 2016 - la NOSTRA seconda serata!


Prima di tutto, c'è da tranquillizzare  i "Vessicchiani", il maestro napoletano c'era e come, ha diretto lui la prima canzone in gara di ieri (e non solo) con varie ovazioni da stadio! 


C'è poi subito da dire che in linea di massima il secondo appuntamento convince decisamente di più, tant'è che i dati che si leggono stamattina gridano al record con uno share al 49,91% indice di un soddisfacente crescendo dalla prima serata!
Bene, noi, invece, partiamo da 2 riconferme: 

_Un più che SÌ, che tende quasi ad un "PER SEMPRE", va alla straordinaria Virginia Raffaele ieri nei panni della Fracci. Un'imitazione divina e divertente, puntale e costante, bellissima! Geniale l'idea di far condurre da un'imitazione per tutto l'arco della serata, senza perdersi in più sketch. Si apprezzano così ancor di più le doti di una Raffaele - lei sì - attrice, comica e presentatrice, padrona al 100% del palco!








_Un "PIÙ CHE NO" a Garko che, seppure passa dalla lettura visibilissima del gobbo a quella scolastica della scaletta, non riesce proprio a non sbagliare, accennando improponibili occhiolini dal palco o salutando gente in platea. Si perde in una miriade di risate (non si capisce se di stizza o altro) sbaglia i tempi, non sa se deve andare via o rimanere sul palco...insomma, oltre alla camicia ed alla cravatta di ieri, non riusciamo proprio a salvargli nulla di questo suo Sanremo!
Discorso diverso, anche per la seconda serata, lo facciamo per Madalina Ghenea che, oltre ad una disinvoltura più che confermata, fa uno sfoggio di abiti da favola, procurandoci non poca invidia soprattutto con quel meraviglioso abito rosso! 




_ Per i cantanti in gara, giovani inclusi, non spicca per il momento nessuna stella che possa ispirare qualche scommessa di podio. E' pur vero che questa difficoltà ad individuare la canzone del cuore nei primi giorni a Sanremo è quasi una costante, tale è la grandezza del vortice da cui veniamo risucchiati in un festival che più di musica sembra parlare sempre di più di abiti, ospiti, gaffe e polemiche. 
Per adesso dunque il nostro giudizio si attesta su un debole "STAREMO A VEDERE", nella speranza che ad avere la meglio non siano soltanto le giovanissime schiere di followers che col televoto rischiano di far dimenticare partecipanti di tutt'altro spessore rispetto ai loro beniamini. 
Di sicuro non possono passare sotto silenzio le partecipazioni di Patti Pravo che, stirata più che mai, emoziona come pochi al tal punto da meritare la prima standing ovation della storia dell'Ariston per un cantante in gara e di Elio e le Storie Tese che presentano una canzone più che atipica e dal non semplicissimo ascolto. 



_Passiamo a Ramazzotti, sul quale, tutto sommato, nulla da dire. Continua infatti sulla scia della Pausini, l'elogio ai cantanti Italiani che hanno successo nel mondo e non dispiace certo ascoltare strofe e ritornelli di canzoni che appartengono bene o male al cuore ed alla memoria di tutti noi, se non fosse per quel bacio dato sulle strofe di "Grazie di esistere" alla neo moglie. Caro Eros, con tutto l'affetto possibile, è stato davvero poco carino vederti dedicare, anzi RI-dedicare, proprio quella canzone ad un'altra dopo che per anni la tua storia finita è diventata un po' quella di tutti...dunque NO, NO e NO!



_Nelle ospitate di ieri si gioca molto probabilmente il segreto del grande successo. Una carrellata di ospiti vincente che trova il suo apice in un momento televisivo alto, altissimo, con Ezio Bosso, compositore, direttore d'orchestra e pianista di fama internazionale, che, affetto da una sindrome di Sclerosi Laterale Amiotrofica, commuove sul palco dell'Ariston con la sua forza e bravura, ma soprattutto con le sue parole che narrano e dimostrano un amore incondizionato per la musica che è vita, è tutto. Lascia riflettere la sua definizione di musica come magia, "non a caso" - aggiunge - " i direttori d'orchestra hanno la bacchetta" ed incanta la sua performance semplicemente meravigliosa.


In quest'atmosfera quasi surreale non stonano per niente il fascino e la delicatezza di Nicole Kidman a cui il padrone di casa fa anche una bella e "familiare" intervista, e riesce a stupire anche un grande Nino Frassica che, sul finale, oltre che dalle 5-6 giacche, si sveste anche dai panni del comico, per interpretare "A mare si gioca" brano/poesia sul dramma dell'immigrazione, dei barconi e dei milioni di innocenti che invece a mare continuano a morire.




Insomma, non stride nulla, tutto sembra tenersi in un equilibrio semi-perfetto, frutto della sapiente regia del timoniere Carlo Conti, di cui si intravedono le decise scelte di qualità. Il risultato è così bello che gli perdoniamo anche le piccole defaillances, sintomo di un inglese tutt'altro che internazionale, al cospetto di Ellie Goulding, ospite che non ha certo brillato per straordinarie capacità vocali, ma strategicamente azzeccata quanto a varietà di pubblico a casa.

Che dire?
Siamo molto curiosi della serata cover prevista per stasera, ma soprattutto aspettiamo con ansia di vedere cosa si inventi Virginia Raffaele, vincitrice indiscussa, fin ora, di questa 66esima edizione!


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