Torno da un'iniezione di immagini, sapori ed allestimenti megagalattici, da un minitour tra Bologna, Milano e Parma, ho tante cose da raccontare e tanti input da canalizzare per fare in modo che dal bellissimo caos si torni al bellissimo ordine.
Tutto è partito dal pensiero dell'Expo, quasi come una chiamata alle armi, del resto l'esposizione sembrava infinita ma il venerdì m'apparve il Bianconiglio con il suo orologio da taschino ed il richiamo "è tardi, è tardi, è tardi!".
E così, complice il Napoli in trasferta a Milano, la partenza è stata organizzata in quattro e quattr'otto, valigia e via, viaggio in macchina con la musica a tutto volume e tante cose da raccontarsi prima ancora di arrivare.
Primo pit-stop a Bologna, breve ma intenso, come il caffè in piazza delle Signoria, tra i gestori, tutti cinesi a celebrare il miglior caffè d'Italia. Arriviamo per cena e scegliamo una trattoria bolognese doc che ci delizia con un assortimento genuino e saporitissimo di funghi porcini belli grandi, ravioli alla zucca e tagliatelle.
Poi è la volta di Milano.
La domenica ci dedichiamo alle specialità valtellinesi da Sciatt à Porter con una coppia di amici del cuore (amici di cuore, del cuore, amici meravigliosamente r'o core), che ci portano a spasso alla scoperta di una fantastica domenica milanese in Corso Como e tra i vicoletti di Brera.
Poi è la volta di Milano.
La domenica ci dedichiamo alle specialità valtellinesi da Sciatt à Porter con una coppia di amici del cuore (amici di cuore, del cuore, amici meravigliosamente r'o core), che ci portano a spasso alla scoperta di una fantastica domenica milanese in Corso Como e tra i vicoletti di Brera.
E così tra chiacchiere e caffè (inaspettatamente in cialda :-S) ed allegri e fantasiosi progetti per il futuro, l'ora si fa tarda e dobbiamo correre a San Siro.
Super San Siro, uno stadio ordinato e possente, dove si arriva anche con calma dal momento che i posti sono numerati. Ci accomodiamo, tra giapponesi ed ucraini, in una tifoseria multietnica ed assortita, a tratti milanista più per moda che per fede calcistica e ci godiamo la partita.
Milan - Napoli 0-4 ed è grande divertimento e soddisfazione!
Lunedì è il nostro #ExpoDay!
Arriviamo con calma e giochiamo a nascondino con i parcheggi, poi facciamo il check-in.
Storditi dalla grandezza e dal tentativo di orientarsi tra mille stimoli ed input, scarichiamo app e raccattiamo guide per organizzare il nostro mini tour in corso d'opera.
File, file ed ancora file.
Optiamo per il piano B, visitiamo i ristoranti, attendiamo (invano) che le lunghe code si dissolvano (come per magia) nel frattempo "assaporiamo" letteralmente Expo, godendoci leccornie e junkfood dal mondo.
Viaggiamo in Estonia, Cina e Brasile, Corea del Sud, Olanda, Vietnam, America e Francia.
Cina Expo2015 |
Corea del sud Expo2015 |
Corea del sud Expo2015 |
Il supermercato del futuro ed il cluster del caffè erano i miei must ma il padiglione Alitalia e le postazioni Birra Moretti ci hanno piacevolmente sorpreso.
Vienam expo2015 |
Abbiamo mangiato costolette di maiale in America, wurstel in Germania, patatine in Olanda, croissant in Francia e falafel in Libano ma soprattutto ci siamo incredibilmente emozionati dinnanzi all'Albero della vita.
Libano Expo2015 |
Abbiamo girato molto, fatto tante foto ed altrettanti video centellinando la batteria dei nostri iphone e registrando più immagini possibili.
Siamo tornati in hotel esausti e soddisfatti.
Il giorno dopo abbiamo salutato Milano alla volta di Parma e poi di Modena.
Mercatini francesi e cervetta modenese, pioggerellina e ritorno in macchina fino a casa.
Abbiamo cantato e ci siamo appisolati a turno, rubando ciascuno i kilometri all'altro nel fiume di parole, fluide e travolgenti delle esperienze del viaggio.
Il giorno dopo sembrava lunedì ma era mercoledì ed è stato decisamente un buon inizio settimana!:-)
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