Quest'anno ho guardato le sfilate tutte insieme, in sequenza, dando un senso alla domenica*.
Ho raccolto idee, informazioni e colori, musiche, mood e allestimenti, novità e vecchie glorie riesumate ma mi è venuta voglia di parlare solo di qualcuno, sempre di Dolce & Gabbana.
Credo con sufficiente certezza che quello che una volta era il mito del marketing di Philip Morris sia stato ampiamente sostituito dal marketing made in d&g.
Un incanto, puro incanto, tanto per utilizzare un termine che, come si sa, mi piace assai.
Genialità allo stato puro che crea magia ed emozione e trasforma le sfilate in eventi dalla straordinaria carica emotiva.
Sulle note di Viva la mamma, remixate in chiave super chic, le valchirie di Stefano e Domenico hanno riempito la passerella con la loro strabiliante gioia.
La couture è sempre mirabile, hanno continuato a pescare nell'archivio storico reinventando capi iconici in chiave "ti amo mamma". Non pre-maman ma soave dolcezza, casta sensualità, piena e ricca, dell'immagine della mamma per eccellenza.
Bianca arriva con il suo pancione di 6 mesi e scioglie tutti, emoziona con un corpo meravigliosamente perfetto e pieno, pieno d'amore. La sua algida espressione si abbandona al sorriso ed è un vero tripudio di ormoni in sala.
Occhi a cuoricino per tutti. I miei continuano a campeggiare mentre scrivo, del resto io sono romantica si sa.
Un successo.
*Sulla psicopatologia della domenica a casa non mi dilungherò, si sappia che vorrei adoperarmi per trovare un diversivo che mi distragga dal panico del 7° giorno, e no, il mio Lui non vuole saperne.
Nessun commento:
Posta un commento