domenica 1 marzo 2015

Viva la mamma. Emozione Dolce&Gabbana


Quest'anno ho guardato le sfilate tutte insieme, in sequenza, dando un senso alla domenica*.

Ho raccolto idee, informazioni e colori, musiche, mood e allestimenti, novità e vecchie glorie riesumate ma mi è venuta voglia di parlare solo di qualcuno, sempre di Dolce & Gabbana.
Credo con sufficiente certezza che quello che una volta era il mito del marketing di Philip Morris sia stato ampiamente sostituito dal marketing made in d&g.

Un incanto, puro incanto, tanto per utilizzare un termine che, come si sa, mi piace assai.

Genialità allo stato puro che crea magia ed emozione e trasforma le sfilate in eventi dalla straordinaria carica emotiva.


Sulle note di Viva la mamma, remixate in chiave super chic, le valchirie di Stefano e Domenico hanno riempito la passerella con la loro strabiliante gioia.
La couture è sempre mirabile, hanno continuato a pescare nell'archivio storico reinventando capi iconici in chiave "ti amo mamma". Non pre-maman ma soave dolcezza, casta sensualità, piena e ricca, dell'immagine della mamma per eccellenza.

Bianca arriva con il suo pancione di 6 mesi e scioglie tutti, emoziona con un corpo meravigliosamente perfetto e pieno, pieno d'amore. La sua algida espressione si abbandona al sorriso ed è un vero tripudio di ormoni in sala.



Occhi a cuoricino per tutti. I miei continuano a campeggiare mentre scrivo, del resto io sono romantica si sa.

Un successo.



*Sulla psicopatologia della domenica a casa non mi dilungherò, si sappia che vorrei adoperarmi per trovare un diversivo che mi distragga dal panico del 7° giorno, e no, il mio Lui non vuole saperne.

giovedì 19 febbraio 2015

Incanto. TZN

Dopo Capodanno la nube fucsia ci ha travolto.
Eventi su eventi, film e progetti ci sono letteralmente piovuti addosso ma come di consueto, l'ombrellino colorato era girato al contrario e fortunatamente abbiamo un salvadanaio ricchissimo di input e cose da raccontare.

Stanotte però la mia riflessione è leggera e parte da un'emozione semplice ed a tratti banale, Incanto.

Sanremo è scivolato via un pò incolore e scontato; la notizia più chiacchierata è stata la scelta di Emma di pagare di tasca sua i vestiti da gran sera, non troppo entusiasmante ça va sans dire.

Anzi, non troppo entusiasmante fino a quando è arrivato sul palco Tiziano. Si, esattamente Tiziano Ferro.



Una ballata cadenzata da un ritmo semplice e costante che ti entra nella testa e pian piano ti conquista, ti fa innamorare.

L'incanto semplice dell'amore, della paura, del tremore. Dolore e rancore si sciolgono in una nebbiolina passata ed arriva la dolcissima sensazione di pace e rifugio nell'altro.
C'è desiderio, protezione e sempre sole.
Vita, condivisione e incanto.

E poi c'è lui, c'è Tiziano.

E' moderno, è social, è normale.
Nonostante il successo internazionale, per qualche strana alchimia, che non escludo potrebbe anche darsi colpisca solo me, continua a sembrarmi una persona vicina, conosciuta, un amico.
Uno che conosco o potrei conoscere, vicino appunto.
E come quando un amico si esibisce e lo si sostiene, così io sostengo Tiziano, sembra quasi che sia mio amico e quindi tifo per lui.

Stasera va così, rifletto e mescolo le informazioni. Incanto mi piace e mi piace la disarmante semplicità dell'amore nelle sue strofe fitte, questo amore a tratti così raro e così complesso, tanto che sembra scomparire, nascondersi.
Io non sono speranzosa, non sono un'ottimista, come dice Burke (in un notissimo episodio di Grey's anatomy) io sono sicura, sicura che esista e tant'è ;-)