Tema: concerto dei Queens of the stone age
Luogo : Ippodromo delle capannelle, Roma, luogo sacro del film " Febbre da cavallo"
Data: 3 giugno 2014
Età pubblico 30/33/35
Numero di Persone : Abbastanza.
Resoconto:
Partenza da Caserta sud, ore 16:00, con in sottofondo cd di " A'380 ", famosissima band della provincia di Caserta, contenente ben quattro tracce: il tempo di arrivare a Caianiello, ed era già finito.
Arrivo a Roma: ore 18:30.
Parcheggio a pagamento, ovviamente, non custodito ( aò sò cinque euro!).
Gruppo di apertura: NON PERVENUTO… o meglio, non ascoltato, causa troppo impegno profuso nel bere birra doppio malto a 7,00 euro.
Concerto intenso. Acustica non sempre impeccabile.
Alcuni pezzi non riconoscibili dalle prime note, e forse non all'altezza del loro sound.
Ma non mi soffermerei troppo sui dettagli tecnici, che in fondo vale di più un giudizio complessivo.
Canzone meno riuscita: LIKE CLOCKWORK, troppo romantico l'inizio con pianoforte e voce.
NO ONE KNOWS: panico, e delirio. Ovviamente.
"Pezzone dei pezzoni" (acme del concerto): A SONG FOR THE DEAD, chiusura spettacolare e celebrazione in grande stile della "maestosità/maestria del nuovo batterista.
Voto: 7 e mezzo.
La trasferta, l'umidità violenta di questo giugno dal clima discutibile e il mal di testa del rientro a dirla tutta non mi hanno fatto divertire troppo.
Il concerto: SI.
mercoledì 4 giugno 2014
Nine inch nails_ Bologna 2014
Un concerto per appassionati e intenditori.
Meno tecnologia rispetto a Milano, meno effetti speciali, meno spettacolo.
Musica verace. Noise e potenza, la
solita.
Mai deludenti, ma più crudi.
Esplodono i suoni, esplode il rumore.
Come una bambina urlo, salto e mi dimeno. Tutti indietro, stavolta vado alle transenne.
Amici, e amici, e amici di amici. Au revoir. Ci vediamo all'uscita, ingresso 6.
N. 5 per me, come CHANEL. E il quinto concerto l'ho voluto tenere per me. Nessuna condivisione. Io e Trent Reznor, che ogni volta vorrei smontare e rimontare nel salotto di casa mia.
Il prossimo show, me lo prometto, negli Stati Uniti.
Due i picchi per le mie emozioni: una REPTILE dalle viscere, che "she has the blood of reptile just underneath her skin", e una ERASER da paura.
I classici, quelli che ti aspetti, e molto di YEAR ZERO. TERRIBLE LIE mi è mancata, ma penso di potermene fare una ragione, soprattutto ripensando alla NON ENTITY di qualche anno fa a Roma.
Lascio l'Unipol arena saltellando, come una mina vagante, come sempre.
Meno geometrie nascoste, meno segreti e formule magiche, ma onestà, grinta e forse un po'di rabbia.
HURT chiude, lo sappiamo, andiamo a casa.
Il sesto? Quando?
Meno tecnologia rispetto a Milano, meno effetti speciali, meno spettacolo.
Musica verace. Noise e potenza, la
Mai deludenti, ma più crudi.
Esplodono i suoni, esplode il rumore.
Come una bambina urlo, salto e mi dimeno. Tutti indietro, stavolta vado alle transenne.
Amici, e amici, e amici di amici. Au revoir. Ci vediamo all'uscita, ingresso 6.
N. 5 per me, come CHANEL. E il quinto concerto l'ho voluto tenere per me. Nessuna condivisione. Io e Trent Reznor, che ogni volta vorrei smontare e rimontare nel salotto di casa mia.
Il prossimo show, me lo prometto, negli Stati Uniti.
Due i picchi per le mie emozioni: una REPTILE dalle viscere, che "she has the blood of reptile just underneath her skin", e una ERASER da paura.
I classici, quelli che ti aspetti, e molto di YEAR ZERO. TERRIBLE LIE mi è mancata, ma penso di potermene fare una ragione, soprattutto ripensando alla NON ENTITY di qualche anno fa a Roma.
Lascio l'Unipol arena saltellando, come una mina vagante, come sempre.
Meno geometrie nascoste, meno segreti e formule magiche, ma onestà, grinta e forse un po'di rabbia.
HURT chiude, lo sappiamo, andiamo a casa.
Il sesto? Quando?
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