lunedì 24 dicembre 2012

MARIA CRISPAL_ FUTURE @ Harmony Aversa

Il 21-12-2012 la maison Harmony presenta, negli spazi del suo showroom di Aversa, la performance dell'artista MARIA CRISPAL. Il futuro ricomincia da qui.

Non siamo morti. Mi pare un'osservazione doverosa. Possiamo archiviare per un paio di mesi (o fino a dopo Natale, come preferite) presagi, profezie, premonizioni, sogni di catastrofi e cataclismi, e tornare alle nostre entusiasmanti vitali occupazioni. Se poi proprio vogliamo essere onesti... confessiamoci pure di non averle  mai abbandonate, che in fondo in una morte collettiva non c'è troppo gusto: non c'è competizione, nè tensione, nè pathos.


Una donna in abito da sposa. Candida, spalle tornite, immobile e delicata. Rigida e precisa ma dotata di respiro ed energia, della vita che manca ai mimi. 
E' immobile e, anche se è distante, percepisco il suo respiro. E' sotto i riflettori ma sembra non percepire nessuna sensazione. Non mostra esigenze vitali: non caldo, non freddo, niente fame, niente sete. Così mi appare. (così è? se mi pare?)
Lei respira. Impersonale, parte del mondo, ma indipendente.

Una passerella con manichini, e pochi cenni d'intesa. "Prendete e mangiatene tutti", questo è il mio occhio, offerto in dono a tutti voi. Perché possiate vedere oltre quello che appare, decifrare i codici della banalità e assaporare la vita in maniera concettuale. 

Nel giorno della fine del mondo non c'è tempo per l'ultima cena e poi, si sa, ora vanno di moda aperitivi e buffet. A prescindere dal significato, c'è da dire che prendere dalle sue mani cupcakes o crostini al formaggio non sarebbe stato altrettanto chic.

La donna/sposa/madre/sacerdotessa/venere/dama/speranza/amore è Maria Crispal, che dispensa confetti decorati. Sul confetto il simbolo che la rappresenta: un occhio. 

Voce sensuale, ti fissa negli occhi e ti invita ad avvicinarti: "MA" "NGIA" "MI".
Mi avvio lungo un percorso che in chiesa, ammetto, evito da tempo. Molte le messe alle quali ho dovuto assistere mio malgrado negli ultimi mesi: matrimoni, funerali, matrimoni, funerali e matrimoni. (La varietà potrebbe sconvolgermi). Da un po' di anni evito la confessione e il "rito del corpo", che prima veniva depositato sulla lingua, assicurandosi che l'ostia ci si attaccasse al palato generando principi di soffocamento; e ora, invece, grazie alla fiducia acquisita nel tempo, viene consegnato "chiavi in mano", come un appartamento.

Quando mi avvicino a Maria Crispal, splendida nel suo abito bianco, prendo il suo corpo dalla sua mano e non ho il coraggio di mangiarlo. Lo prendo e lo porto via, per guardarlo meglio, per guardarla negli occhi e capire bene come sia fatta. 
So che si scioglierà a breve, e lo fotografo come fosse un ricordo, bomboniera simbolica.


Un soffio dell'artista manda via i commensali.

Un rito, ed un rituale, che si sintetizzano in pochi attimi. Una performance breve, che in pochi minuti dissemina informazioni, trasmesse in maniera essenziale: sguardi, cenni, sospiri, sillabe, parole chiave.

Esco dalla sala. "Ti è piaciuta?" "non lo so, ci devo pensare".

Ci ho pensato. Molto.
Non c'è altro modo, a mio avviso, per capire se un'espressione artistica di questo tipo sia riuscita o meno. Pensarci e ricordarla dimostrano chiaramente e in maniera direttamente proporzionale, quale sia stato il suo impatto.

Mi esprimerò, quindi, con poche parole, ed essenziali: una splendida performance.


www.mariacrispal.com
www.facebook.com/mariacrispal
www.solstizioproject.com
www.harmonyaversa.com


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