giovedì 19 febbraio 2015

Incanto. TZN

Dopo Capodanno la nube fucsia ci ha travolto.
Eventi su eventi, film e progetti ci sono letteralmente piovuti addosso ma come di consueto, l'ombrellino colorato era girato al contrario e fortunatamente abbiamo un salvadanaio ricchissimo di input e cose da raccontare.

Stanotte però la mia riflessione è leggera e parte da un'emozione semplice ed a tratti banale, Incanto.

Sanremo è scivolato via un pò incolore e scontato; la notizia più chiacchierata è stata la scelta di Emma di pagare di tasca sua i vestiti da gran sera, non troppo entusiasmante ça va sans dire.

Anzi, non troppo entusiasmante fino a quando è arrivato sul palco Tiziano. Si, esattamente Tiziano Ferro.



Una ballata cadenzata da un ritmo semplice e costante che ti entra nella testa e pian piano ti conquista, ti fa innamorare.

L'incanto semplice dell'amore, della paura, del tremore. Dolore e rancore si sciolgono in una nebbiolina passata ed arriva la dolcissima sensazione di pace e rifugio nell'altro.
C'è desiderio, protezione e sempre sole.
Vita, condivisione e incanto.

E poi c'è lui, c'è Tiziano.

E' moderno, è social, è normale.
Nonostante il successo internazionale, per qualche strana alchimia, che non escludo potrebbe anche darsi colpisca solo me, continua a sembrarmi una persona vicina, conosciuta, un amico.
Uno che conosco o potrei conoscere, vicino appunto.
E come quando un amico si esibisce e lo si sostiene, così io sostengo Tiziano, sembra quasi che sia mio amico e quindi tifo per lui.

Stasera va così, rifletto e mescolo le informazioni. Incanto mi piace e mi piace la disarmante semplicità dell'amore nelle sue strofe fitte, questo amore a tratti così raro e così complesso, tanto che sembra scomparire, nascondersi.
Io non sono speranzosa, non sono un'ottimista, come dice Burke (in un notissimo episodio di Grey's anatomy) io sono sicura, sicura che esista e tant'è ;-)