martedì 21 ottobre 2014

Un tuffo nel paradiso terrestre_Mauritius!(1) #TravelTipsFucsia

Eccomi qui, nella mia stanza a riorganizzare e riguardare vecchie foto al pc.
E subito vengo travolta da un’ondata di ricordi misti a un pizzico di malinconia, perché il tempo è passato ma io sembro essere tornata ieri a Napoli: ogni sensazione, ogni colore ed ogni odore è vivo e impresso nella mente.

Che poi io sono una di quelle che quando arrivano in un posto per prima cosa “annusano l’aria”,come si suol dire…. E quando atterri sulla paradisiaca isola di Mauritius vieni letteralmente invaso e stordito da un profumo di vaniglia e cannella che te lo senti addosso praticamente ogni giorno.


Gli occhi si inondano di colori, qui le ananas sono piccole e rosse, i rigogliosi filao hanno fiori rosso flamboyant. E ancora non ho parlato del mare,ma tranquilli, in seguito vi delizierò anche su questo punto.

Inutile dirvi che l’accoglienza nel resort è stata ineccepibile, che è una struttura fantastica con piscina spettacolare e bla bla bla… piuttosto, vorrei condividere con voi due escursioni molto intense.


Siamo già al giorno 3 ed abbiamo noleggiato una macchina con l’autista più rapido e sveglio che ci sia affinchè ci faccia visitare tutto quello che gli chiediamo, e la nostra richiesta è stata ampiamente soddisfatta poiché ci ha regalato una giornata degna di nota grazie anche alle sue dritte e alla sua disponibilità a farci conoscere anche posti che non avevamo preventivato. Ci viene a prendere prestissimo, circa alle 7:30, ma non pensate che sia una cosa folle visto che il resort è a Nord dell’isola e noi l’abbiamo percorsa davvero tutta.
Prima tappa, negozio di diamanti che (OMG!) costano molto meno rispetto all’Italia, quindi il turista può esserne facile preda. Si procede spediti verso una nota fucina di modellini di barche, aerei ed altri mezzi di trasporto che vengono utilizzati anche in molti film noti, tra cui il Titanic.

Cambiando direzione, sosta- lampo in un punto particolare dell’isola in cui si può ammirare il cosiddetto “Panorama Paradiso” perché è possibile distinguere le varianti cromatiche dell’Oceano Indiano. Fin qui nulla di eccezionale, ma eccoci giunti al lago di Grand Bassin, luogo di culto per gli indù dell’isola che vi si radunano tra febbraio e marzo in occasione del Maha Shivatree , dove è possibile ammirare la statua della divinità Shiva, una delle più alte al mondo con i suoi imponenti 33 metri di altezza, affiancato da moglie e figli che protendono sul lago.


Da qui si riparte in direzione Chamarel, un villaggio che si affaccia sul versante sud- occidentale dell’isola, famoso per la sua Rhumerie, per il Parco Nazionale Black River Gorges e per le vicine cascate di Tamarin, immerse in una lussureggiante vegetazione.


Qui le radici degli alberi sono prepotenti, fuoriescono dal terreno e quasi ci segnano un percorso che sembra una scalinata, scattiamo qualche foto e ci incamminiamo verso la Meraviglia delle Meraviglie: la Terra dei Sette Colori, una distesa di antiche rocce vulcaniche che con l’erosione del tempo e dell’argilla ha conferito alla sabbia un aspetto variopinto: dall'ocra al marrone, al rosso, al violetto, (per citarne qualcuno, ma io li ho contati veramente!), ogni volta in base ai venti le tonalità si diversificano, offrendo uno spettacolo sempre nuovo.

Sopraffatti dallo stupore e dalla magia che il posto ci regala, il nostro autista ci suggerisce di mangiare velocemente un panino perché non solo la fame si fa sentire,ma c’è un’ultima tappa e lui ha una tabella di marcia rigorosissima da rispettare. Con guida celere e spedita, eccoci giunti al Casela Nature and Leisure Park, un esteso bioparco dove è possibile stare a stretto contatto con gli animali e svolgere diverse attività come il safari, l’attraversamento dei ponti, le arrampicate e le passeggiate con i leoni (ovviamente addomesticati ad hoc); accarezzarli è stata una delle esperienze più entusiasmanti della mia vita!

Ma purtroppo è giunta l’ora di tornare… sono le 17 e siamo rientrati in perfetto orario, distrutti ma soddisfattissimi, quindi non ci resta che goderci un bel tramonto a bordo della fantastica piscina a sfioro sorseggiando un bel drink!

Il resto ve lo svelerò prossimamente!

A presto, Ilaria!

mercoledì 15 ottobre 2014

The Dumb Waiter @ Teatro Lolli, Imola





Teatro  Lolli_ Imola.  
Produzione  T.I.L.T.  presenta: The  Dumb  Waiter  (Il  Calapranzi) 
testo  di  Harold  Pinter. 
Con  Luigi  Tranchini  e  Corrado  Dal  Pozzo.
Regia:  Luigi  Tranchini.



Una stanza in un seminterrato. 
Due letti contro la parete del fondo scena. 
I due personaggi di questa pièce teatrale attendono che qualcosa accada… 
un ordine da eseguire? o che arrivi qualcuno?
Durante questa impaziente attesa, Gus non fa altro che porre domande a Ben senza ricevere risposte. 
Nei dialoghi, spesso improntati ad una apparente illogicità, emergono i due caratteri dei protagonisti: il dubbioso Gus, e l’autoritario Ben. 
Ma le cose, forse, non sono come sembrano."



Ben_ Luigi Tranchini
Gus_ Corrado Dal pozzo

una voce_ Andrea Faccioli
scatti fotografici_ Donato Arcella

impianto scenico_ Corrado Dal Pozzo
disegno luci e audio_ Luca Tanieli
inserti musicali e regia_ Luigi Tranchini

Trasgressivo Imola Laboratorio Teatro, T.I.L.T., presenta la settima edizione di "Sere d'ottobre", rassegna teatrale colta, gratuita, e varia. Una serie di eventi ad offerta libera, perché il teatro, si sa, vive di cuore, e si anima di energia.
E il teatro Lolli, in particolare, è un cuore pulsante nel cuore di Imola. Trovate il coraggio di varcare la soglia, e non ve ne pentirete!
Le foto bellissime di Donato Arcella, come piccolo assaggio!  






































perseguire la rassegna: 

gli eventi sono ad offerta libera, ma l'ingresso è riservato ai soci ARCI. 
Per diventare socio ARCI:


per partecipare ai laboratori teatrali per adulti, ragazzi e bambini al Teatro Lolli:



martedì 14 ottobre 2014

Isola delle femmine!_Sicilylovers #TravelTipsFucsia

La Sicilia in macchina si gira che é più di un piacere (soprattutto se stai al posto passeggeri e sei libero di guardare quei paesaggi mozzafiato): distese completamente disabitate si alternano ad angoli di paradiso!



Ma, ALT! Chi si accinge a fare questa esperienza deve per forza di cose considerare queste 3 variabili:

1) dimenticate le code ed il traffico, su quella A 29 si va che è una bellezza (anche se si è in pieno agosto) e con un piccolo navigatore arrivi praticamente dove vuoi

2) l'autostrada ben tenuta e collegata è udite, udite gratis!

3) può fare caldo quanto vi pare ( io sono arrivata a testare i 37°) ma non c'è afa ed un leggero venticello vi terrà compagnia fino a sera!

Dispensate queste "perle" per gli amanti della guida, direi di passare alla prima tappa di questo mini tour siciliano, percorso più che a tamburo battente, in maniera a dir poco frenetica!

Una volta lì, infatti, si viene colti da una sorta di smania compulsiva secondo cui vuoi vedere tutto, ogni spiaggia ti sembra più bella della precedente, le acque sembrano fare a gara sui colori, per non parlare dei prodotti tipici.



Improvvisamente il tuo unico desiderio è quello di avere uno stomaco sempre più grande, ti senti un po' Chef Cracco e non puoi, proprio non puoi sottrarti a quell'assaggio...come fai sennò a spiegare le "enormi" differenze tra il cannolo di Palermo e quello di Erice...?!
Eh, lo ammetto, mai responsabilità di giudizio fu più gravosa, ma tranquilli, non mi sono tirata indietro, (quello l'ho fatto solo davanti alla bilancia) e...iphone alla mano, vai con le recensioni!!!



E a proposito di recensioni, una più che positiva se l'è aggiudicata senza dubbio la nostra prima tappa: Isola delle Femmine, paesino in provincia di Palermo che trae il nome da un isolotto poco distante adibito a carcere femminile.
Qui la mattina c'è il mercato del pesce, uno spettacolo per intenditori e non, e la sera, quel pesce te lo ritrovi nel piatto e l'unica domanda che ti ronza in testa è: "fino ad ora non avevo mai mangiato pesce ?"



Vi giuro che non esagero e, provare per credere, bisogna fermarsi NECESSARIAMENTE al "Pontile", ristorantino che da direttamente sul porticciolo, dove, avvolti da un atmosfera magica, assaggerete piatti esemplari serviti dalla raffinata simpatia di Giovanni e Ugo, e tocco finale, gusterete il più buon sorbetto al limone della vostra vita, semplicemente perché è talmente buono che sa di tutto tranne che di limone...ahhhh...magie di Sicilia!