martedì 28 gennaio 2014

The Wolf of Wall Street_Vendimi questa penna!!?!

Ci sia appassiona ai film, agli attori, agli abiti.
Ho scelto Leonardo Di Caprio ai tempi di Titanic, poi ci siamo un pò persi di visti. Shutter Island ci ha fatto incontrare di nuovo, Il Grande Gatsby ha segnato l'amore e ieri con The Wolf of Wall Street abbiamo festeggiato i nostri primi 17 anni di fidanzamento.

 
Oltre il delirio c'è il film.
La storia della supernova di Wall Strett Jordan Belfort, della sua mirabolante ascesa, dei suoi eccessi, ricchezze, donne, droghe ed epic fail.
Iniziato alle contrattazioni da uno spudorato mentore, esordisce il giorno del lunedì nero. Fallisce il debutto ma riesce a risalire la china verso una traiettoria stellare ripartendo da un piccolo call center di Long Island e vendendo penny stocks, azioni spazzatura, con commissioni al 50%.

Da lì un turbino di eventi, incontra Donnie, fonda la Stratton Oakmont, colloca sul mercato migliaia di azioni truffaldine, tanto sesso, una nuova moglie e milioni di dollari.

 
Jordan è un grande capitano d'azienda, carismatico, motivatore, vittima del suo stesso training e di una vita di eccessi, droghe e soddisfazioni. Al momento giusto cede alla tentazione e piuttosto che uscire di scena, si impantana in trappole legali, fino a finire in galera. Collabora e se la cava, con intelligenza e poca gloria, con soli 36 mesi, dedicandosi poi ad una carriera da motivatore.
Vendimi questa penna!?!Crea il bisogno!Il suo inizio, un nuovo inizio per tutti.

La storia è surreale ed incalzante, il focus è sugli eccessi, non c'è pathos, non c'è tristezza, c'è un catalogo sfolgorante di corpi perfetti, abiti griffatissimi e yacht megagalattici e la vacuità è esattamente lì.
Nell'esser traditi dal proprio migliore amico proprio nell'intenzione di voler salvare lui, nel vivere di droghe e baldoria perdendosi in un fiume di pillole, prostitute e schiume.
La narrazione risulta ironica, bizzarra ed a tratti ridicola, ma Scorsese ed il nostro Jordan Di Caprio, riescono a motivare anche noi, pubblico tenero ed un pò stanco dopo tre ore di film.
Incantano una platea intera, facendo capitolare uomini e donne, facendo accarezzare a tutti la possibilità di diventare milionari. La possibilità, chiaramente, solamente quella.


Piccolissima parentesi italiana tra Portofino e Le Cinque Terre, Noi come sempre icone di moda, di danze e leggerezza.

lunedì 20 gennaio 2014

Tifosi razzisti e maleducati?!No grazie! _parola di #GianniMorandi


E dopo le peripezie del #winnertaco oggi è la volta di Gianni Morandi.

Il suo post di oggi è stato virale, in poco più di due ore ha ottenuto 8.700 condivisioni e più di 25.000 like.
Dopo otto ore le condivisioni sono passate a 19.900 ed i like a più di 49.000!:-O
Una viralità spontanea e naturale che solo i messaggi sinceri, accorati, semplici e soprattutto delle star (che non è poco) possono avere.
Dalla sua pagina facebook  interviene per esprimere il disappunto e lo sconcerto nei confronti dei cori razzisti e diffamatori dei tifosi del Bologna, ingiuriosi verso Napoli ed irrispettosi verso i grandi artisti che hanno reso la Città famosa in tutto il mondo.
Da tifoso del Bologna e da presidente onorario si dissocia da questo atteggiamento antisportivo e dice No.
Grande Gianni.

Di seguito il suo post per intero:

20 gennaio. Ieri allo Stadio di Bologna è successo qualcosa di inqualificabile e di cui mi sono vergognato. Prima dell'inizio della partita sono comparsi striscioni intollerabili contro la squadra e la città di Napoli e mentre le note di CARUSO con la voce di Lucio risuonavano nell'aria, una parte della curva dei tifosi rossoblu ha cominciato a fischiare. Non credevo che il tifo fosse degenerato a questo punto. Sono lontani i tempi quando lo Stadio di Bologna veniva preso ad esempio per la civiltà e la sportività del pubblico presente, che sapeva addirittura applaudire la squadra avversaria quando giocava meglio della nostra. Non so quanti fossero ieri quegli incivili, capaci di un simile comportamento, razzista ed offensivo. Spero fossero pochi, ma certamente io non mi riconosco in loro, che oltraggiano la figura di Lucio e insultano gli avversari con questa maleducazione deficiente. E essere il presidente onorario, anche se è una carica simbolica e forse inutile, non mi piace più.

Gianni Morandi Official Page Ore 15.00
 


Gianni Morandi Official Page ore 21.00




giovedì 16 gennaio 2014

Winner Taco è tornato e l'alba di una nuova era è vicina

Winner Taco è trend su twitter ed il popolo di internet sa esattamente il perchè!
Il 15 gennaio sarà annoverato come il giorno della liberazione del Taco dal dispotismo della Algida, che decise di ritirarlo dal mercato qualche anno fa, in barba alla nostalgia e all'affezione dei suoi fan.

Cosa è accaduto?
In principio (anni '90 per intenderci) esisteva questo gelato dalla cialda croccante a forma di taco, ripieno di gelato alla vaniglia e al caramello, ricoperto e sigillato all' estremità da una crosta di cioccolato con nocciole in piccoli pezzi.


Ebbe un'ottima diffusione e fu protagonista di una decade memorabile.
Gli adolescenti di allora, attuale popolazione della Pandora dei tempi moderni (Social Media Universe) legarono estati, baldorie e primi baci a quel cornetto destrutturato a forma di mezzaluna e lo elevarono nell'empireo dei "ricordi" invocandolo costantemente ma non comprandolo in maniera massiva.

Il Winner Taco conobbe tempi bui a causa dell'avvento del Magnum, decisamente più sexy e comodo, oltre che più venduto, è finì nella sfera dei prodotti ritirati dal mercato.

I fan più accaniti non hanno mai smesso di lottare, innescando negli ultimi anni, vere e proprie campagne di boicottaggio nei confronti delle strategie social implementate dalla Algida, il cui community manager deve aver imprecato più e più volte contro il sacro orsetto Taco.
La campagna Taco Riot (per farla breve) è stata pressante. Qualunque foto, stato, twit venisse postato, il popolo del web si mobilitava viralmente per riproporre la parola Taco.

Ieri, l'Algida ha izzato bandiera bianca, facendo campeggiare sulla sua fan page una tenera impronta dell'orsetto. Il web ha iniziato a vibrare di entusiasmo ed emozione, fino a quando la notizia è stata confermata, ed è stata dichiarata la vittoria assoluta.
Web 1 - Algida 0 !


Gli influencer più attivi si sono subito mobilitati, sulla pagina di The jackal è comparsa questa immagine (simpatico photomontaggio ;-),

Simone Ruzzo_The Jackal
 a Ponte Milvio, addirittura un'installazione gigante!



Rumors insinuano che sia stata una strategia di marketing ben pilotata, ciò che conta è il risultato.

Winner Taco è tornato e l'alba di una nuova era è vicina.



martedì 14 gennaio 2014

ETTORE GIURADEI_ LIVE IN SUCCIVO (CE)

Succivo (CE), o… Succivo “nel Michigan”, come ci siamo divertiti a dire l’altra sera.

illustrazione cd Giuradei_ Mirella Nania


Bar di periferia, come piace a noi. Più sono piccoli, più sono affollati, più l’aria è familiare, più ci piace, più ci sentiamo a casa.

Tra amici che si abbracciano, e “non amici” che si abbracciano, che cantano a squarciagola canzoni allegre, o dal testo serio ma che sembrano comunque allegre.

guarda il video_ Sbatton le finestre

Ettore Giuradei in forma. Libri di favole ad accoglierci all’ingresso della sala, e cd.

Sguardo attento e grande energia.
Una sala buia e un evento un po’ “segreto”, per sostenere il progetto “SVANIRE”, cortometraggio di BlowUpFilm.

Don Rafael Bar, piccolo ma audace e forte cuore pulsante della piazza.

Foto un po’ buie un paio di video, per condivisione di divertimento.

guarda il video_ Strega




Una serata un po’ nascosta e quasi riservata, in una realtà di periferia, in cui, ovviamente, ci siamo anche noi. E, a dirla tutta, ne andiamo quasi fieri! Osservare la città dall’esterno ci rende svegli e attenti, senza pregiudizi, e liberi di vivere ogni città come fosse la nostra.
Gli eventi, grandi o piccoli che siano, sappiamo apprezzarli!

Del resto, come direbbe Itaiata de Sa, percussionista dei Negrita, virtuoso e appassionato musicista, non ha alcuna importanza “dove” e “con chi”.
La sua risposta, semplice e disarmante, è sempre una sola: “E’ musica!”

Giuradei live

Si! E’ musica! E a noi la musica piace!

domenica 12 gennaio 2014

Diciamo "Si" al Boss delle Cerimonie

Lo aspettavo con tanta inquietudine ed altrettanto entusiasmo, come quando dopo tentativi di alimentazione sana programmi un'uscita in un pub all'insegna di junk food coatto! 


La vergogna c'è ed anche il timore, ma in fondo ti diverti al pensiero di colate di maionese su hamburger e patatine, crocchette e chips.
E così alla fine è andato in onda "Il Boss delle cerimonie".
Venerdì, ho avuto altri impegni e ho provvidenzialmente registrato la puntata.
Un'idea di cui vado fiera, l'ho vista almeno tre volte. 
Ogni volta scopro chicche nuove, sopraffine perle di kitsch capaci di donare un godimento reiterato.

Prima di guardare la puntata, sono stata travolta dai post dei miei chicchissimi amici di facebook e del web tutto, circoscrizione napoli, che trasudavano orrore, sgomento, disprezzo.
Eccessivi e prevedibili come sempre. O.o

Cosa avrete mai visto da farvi storcere così tanto il naso??!!
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare de La Sonrisa, di serenate neomelodiche, di abiti "particolari" e buffet all'insegna dell'abbondanza e delle spreco (perché "pure se è peccato, o mangià s'adda iettà!) .

Il programma è una carrellata in stile Realtime dei principali riti folcloristici di una certa Napoli, lontana da molti, lontana da noi, gente di un certo calibro, eleganza e aplomb, ma pur sempre Napoli.
Ci si sposa anche così. Ammettiamolo.



Il mercato del wedding napoletano, come testimoniato dalle mille fiere (TuttoSposi, E'sposa, Mia sposa, Ti sposo) è floridissimo, e supporre di limitare domanda e offerta ad uno stereotipo che ci piace di più (stile Enzo Miccio, per intenderci) o che riteniamo possa farci fare una figura di classe, è parziale e limitante.
Il programma esaspera riti e mascherate in stile circense (sia chiaro), adottando un'ottica esattamente uguale a quella adottata in altri programma tipo: "Il mio grosso grasso matrimonio gipsy" ed additritutta il famosissimo "Boss delle torte".
Buddy Valastro, emblema all'estero degli italo americani, esattamente come "i Soprano's", vi sembra chic?
Vi rappresenta? mmm, sono perplessa.
A me no! Buddy & co. sono un pot-pourri di kitsch ed eccesso all'ennesima potenza, pregni di stereotipi di italianità all'americana, ed in quanto tali, divertentissimi e di grande successo. 

Ora mi chiedo, da un programma che si presentava come "Il boss delle cerimonie" cosa vi aspettavate?
Da quando la parola "boss" è associata ad un immaginario di eleganza, buongusto e buone maniere?
Ricordo mai, ma posso sbagliarmi.

Capisco certo che celebrare carrozze, troni, colombe, menu interminabili, fiumi di taffetà, neomelodici patinati, pacchianate e foto in pose da boss come "tradizione napoletana" sia altrettanto parziale, è sicuramente vero che non ci sposiamo tutti così, e soprattutto non desideriamo affatto farlo così.
Il punto è: cosa vi offende in  maniera preponderante?
Le generalizzazioni, e posso darvi ragione, sono figlie di un'esasperazione televisiva dell' affaire e sono antipatiche, è chiaro, ma quando ci hanno propinato magnificenti matrimoni all'insegna del buongusto del famoso wedding planner napoletano, a Ravello, Sorrento, Ischia ecc. come si sono sentiti tutti coloro che non desideravano altro che festeggiare con Ida Rendano alla Sonrisa?
Siate magnanimi, un po' a noi, un po' a loro.



Facciamoci una sana risata, e al boss delle cerimonie diciamo: "Si"!!

Clicca qui per vedere gli episodi!

giovedì 9 gennaio 2014

Solo bella gente... ecco a voi le #femminecretine!

A dirla tutta avevo altre intenzioni per questa rubrica, sto declinando nell'invettiva, prima contro i #trentacoglioni oggi contro le #femminecretine.
Alla fine riunendo tutti i post uscirà un trattato sulla razza umana, veramente di spessore discutibile.

sexy girls_ Tatakau Shisho_ The book of Bantorra

Ho trascorso delle meravigliose feste e mi sento sinceramente più buona, tanto da non appellare le signorine sopracitate come #nuovebattonedaappartamento, che a dirla tutta è la mia prima ed istintiva idea, ma semplicemente come femmine cretine, perchè sono certa, che qualche neurone necessariamente manchi.

La categoria è ricca di esemplari diversissimi e divertentissimi e quindi rendiamo noto che:

*tu che continui a presentarci il tuo nuovo fidanzato, ogni mese, sei una #femminacretina;

*tu che millanti un passato monacale e moralità da vendere, con all'attivo un numero di ex che neanche una squadra di calcio, sei una #femminacretina;

*tu che vendi la tua media intelligenza come scienza della tuttologia, a noi scienziati dei tempi moderni, sei una #femminacretina;

*tu che credi di poter corteggiare il mio fidanzato (tanto per intenderci), direttamente sotto il mio naso, sei una #femminacretina;

*tu che semini zizzania in maniera infingarda mettendo tutti contro tutti, ti stai scavando una fossa sociale e sei una #femminacretina;

attente ai capelli!

O.o

Ragazze mie, dovremmo essere una grande squadra, non un branco di gallinelle che si becca per qualunque facezia!Eh su, non perdiamoci sui fondamentali!

Sto categorizzando gente "bizzarra" e la domanda ovvia sarebbe...ma chi frequenti?!?!

Eh beh, forse avete ragione, dovrei riconsiderare le mie amicizie, ma sono certa che gira gira, il mondo sia pieno di baldi #trentacoglioni e #femminecretine per cui tanto vale sviscerare le categorie e prepararsi ad affrontarli.

girls... they wanna have fun!


Raccontatemi le vostre #femminecretine!

Avanti!
CL


lunedì 6 gennaio 2014

LET'S START 2014_ I MIGLIORI AUGURI!

Ok, ce l'abbiamo quasi fatta. La befana è arrivata, e ora possiamo ripartire alla grande!
La carichiamo sulla decapottabile come fossimo drogati nel deserto in rotta verso Las Vegas, e via, con tutti i migliori propositi per un 2014 ricco di... ricco!

Befana





Espressione intontita dal troppo riposo, o dai troppi dolci, o dai troppi parenti, ci avviamo, acciaccati, verso l'ignoto, come superstiti dell'anno vecchio. 
Eppure, cazzo, ce l'abbiamo fatta!! abbiamo resistito anche quest'anno! ad un altro capodanno, al pericolo dei cocktails rovesciati addosso (quelli che comparivano improvvisamente in mani barcollanti, inquietanti come spade di Damocle); abbiamo digerito cotechini e lenticchie di mezzanotte, e abiti indecenti, sfarzosi e pacchiani, e soprattutto, diciamocelo, siamo sopravvissuti ai trenini mefistofelici, che ci hanno attaccato anche quest'anno alle spalle come i peggiori traditori, risucchiandoci in un vortice nel quale abbiamo invocato invano, ma con tutte le nostre forze, il potere supremo della forza centripeta. 
Quando poi, all'improvviso, e malgrado la nostra volontà, ovvio, ci siamo ritrovati ad imitare Raffaella Carrà, abbiamo capito che la serata era ormai finita. Amen.

e ora?! ora si che dovrebbe arrivare il meglio! "SCPERIAMO!!" direbbe il sig. Carunchio!

Di cose inquietanti, durante queste feste, ne ho viste tante ve lo assicuro, ma, tra le più inquietanti, di certo gli auguri del mio amico Jany!


Jany Federico Giovanninetti_ Christmas version



L'immagine è un po' sgranata, ma sono certa che riuscirete comunque ad apprezzarne la bellezza!

Gli auguri più significativi, invece, arrivano da Ciro Sannino, esperto di computer grafica e 3D, che recitano così:

AUGURI A TUTTI!!! (mi sto allenando)


Ciro Sannino



Si! anche noi ci stiamo allenando!! 

HAPPY 2014!

jany_ predoni shop
www.predonishop.it

facebook_ ciro sannino
www.grafica3dblog.it



venerdì 3 gennaio 2014

Back to privacy, with love.

Condividere è fissare un momento, una sequenza in un frame e lanciarlo nell'universo della comunicazione.  

Che si tratti di web, sms, lettere, libri, tv, poco importa, si fa sharing per condividere, spartire un'emozione con gli altri. 

Ed ecco che, in questo universo di condivisioni coatte, in cui siamo tutti bellissimi grazie ai filtri di instagram, intenditori di cucina e chef stellati, makeup artist, modelle, influencer e fashion blogger, alcune emozioni si sceglie di trattenerle, custodirle e assolutamente non condividerle.  
Momenti privati che non si occultano per privacy, ma si proteggono, si incastrano nella sfera privatissima del cuore.
Semplicemente non si portano fuori per far si che non perdano la loro ineffabile magia.

Social media manager che proclamano ovazioni alla privacy e sconfessano il mito dello sharing a tutti i costi, per avere più like e più mi piace, è decisamente l'anatema del 2014!
The day after giorni intensi e meravigliosi che semplicemente condividiamo con le persone del nostro cuore e con loro sole.  



Per farla breve, ci sono momenti in cui ci dimentichiamo dell'iphone, dell'ipad e del wifi perchè ci stiamo divertendo veramente e con le persone giuste.

Evviva.